La ripartenza delle attività chirurgiche richiede un numero maggiore di sacche, e serve anche il plasma: D’estate fabbisogno più elevato.

Una penna con gel igienizzante da portare in tasca o in borsa, un ringraziamento a chi non manca mai l’appuntamento e un appello a chi vuole unirsi. È andata in scena così, in piazza Bra, la Giornata mondiale del donatore di sangue che lunedì scorso ha accomunato i generosi di tutto il mondo.

La penna è un gadget per ricordare ai donatori la gratitudine nei loro confronti. L’appello è quello di sempre: donate. A maggior ragione ora che si ritorna alla normalità, dopo il buio tunnel calato dal coronavirus. Non abbiamo solo l’estate davanti, ma anche la ripresa di attività chirurgiche. Le sacche di sangue, quindi, serviranno ancor di più.

“La generosità dei volontari ha superato la pandemia ma è importante continuare a donare anche in estate: prenotate la vostra donazione di sangue e plasma,   l’appello dei presidenti provinciali di Fidas Verona, Avis e Asfa che rappresentano 35mila donatori.  Gli ospedali veronesi contano sul vostro gesto gratuito, anonimo e volontario”.

Le tre associazioni erano presenti con un gazebo in piazza Bra, dove hanno distribuito materiale informativo e le penne di gel, le stesse che sono state regalate anche a chi   andato a donare in occasione della Giornata mondiale del 14 giugno, il “World blood donor day”.

“È  un gesto per ringraziare chi dona e per incoraggiare possibili nuovi aspiranti, soprattutto giovani”, spiegano i tre presidenti che ricordano le imminenti necessità. Grazie al coordinamento tra associazioni del dono, donatori e personale sanitario dei centri trasfusionali, infatti, il sistema di donazione del sangue ha retto all’onda d’urto della pandemia. Ma negli ospedali, ora meno gravati dal Covid, riprendono ora a pieno regime i consumi di sangue e plasma.  Perciò, anche in vista dell’estate, fondamentale garantire continuità”.  

“Il sistema ospedaliero riuscirebbe meglio a far fronte alle necessità se chi dona il sangue una volta all’anno raddoppiasse la sua generosità aggiungendo anche una donazione di plasma annuale. A lungo il plasma stato considerato di serie B”, sottolinea Chiara Donadelli, presidente di Fidas Verona, ma in realtà molto prezioso, perché alla base di moltissimi medicinali, insostituibili nella terapia di alcune patologie, e l’Italia purtroppo non autosufficiente.  

“Il fabbisogno resta elevato e, soprattutto nel periodo estivo, noi volontari siamo chiamati a tenere alta l’attenzione per evitare che ci siano cali nella raccolta , aggiunge Paola Silvestri, neopresidente dell’Avis provinciale.  Invitiamo quindi i cittadini veronesi a pensare a questa possibilità e a prenotare subito la donazione o la visita di idoneità prima di andare in vacanza”.  

“La donazione di sangue vitale, si accoda Alessandro Toaiari, nuovo presidente di Asfa, l’Associazione donatori di sangue San Francesco d’Assisi. Proprio in senso letterale, d  la vita. Il sangue e il plasma non si creano in laboratorio, quindi non c’  un piano B: solo il donatore può fornire questo farmaco salvavita”.

Nel 2020, i donatori in Italia sono stati un milione e 626mila, quasi 57mila in meno a livello nazionale; le donazioni complessive sono state quasi 2,9 milioni .Mai primi cinque mesi del 2021aVerona presentano numeri incoraggianti, se raffrontati allo stesso periodo dell’anno precedente: da gennaio a maggio sono state raccolte 22.335 sacche di sangue intero (+ 8,63%) e 4.548 unità di plasma (+ 6,66%). Sono aumentati per  anche i consumi (+ 5,91% di globuli rossi), quindi le associazioni di donatori stanno intensificando le attività di promozione, dopo lo stop imposto dalla pandemia.

Donare   semplice. Basta godere di buona salute, pesare almeno 50 chili e avere fra i 18 e i 65 anni. Chi vuole provare deve telefonare al numero verde gratuito 800.310.611 (da fisso), allo 0442.622867 (per chiamate da cellulare), al 339.3607451 (cellulare per telefonate/sms) o inviare una mail a prenota.trasfusionale@ aulss9.veneto.it.

Di Maria Vittoria Adami

Fonte L’ARENA

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