FAQ
Il sangue umano non è riproducibile artificialmente ed è indispensabile in molti trattamenti medici e, in generale, per la vita. La donazione di sangue è volontaria e gratuita. È un modo per essere solidali con gli altri in modo concreto e rappresenta un dovere civico insostituibile.
La donazione è anonima, eliminando le differenze di religione, razza o altro genere tra chi dona e chi riceve. È un gesto di generosità che salva la vita a persone in grave stato di necessità.
Il sangue è indispensabile per i nostri malati e i nostri ospedali. Senza questo dono sarebbe praticamente impossibile mantenere operative le strutture sanitarie.
- Consumo di sostanze stupefacenti, anche droghe leggere
- Alcolismo
- Rapporti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive
- Infezioni: chi è affetto da infezione da virus HIV/AIDS
- Portatore di epatite B o C
- Uso di steroidi o ormoni anabolizzanti
Per decidere l’idoneità basta recarsi a digiuno, con un documento d’identità e il tesserino sanitario, presso un centro trasfusionale. Viene effettuata una visita medica, un prelievo di sangue e un ECG. Dopo pochi giorni riceverai a casa l’esito della visita con le indicazioni per effettuare la prima donazione effettiva.
Alle successive donazioni, si deve compilare sempre il modulo per la valutazione sanitaria del donatore e per il consenso alla donazione. Successivamente, il donatore effettuerà presso un medico del Centro Trasfusionale una visita e un breve colloquio per valutare le condizioni generali di salute.
Non c’è nessun problema. Deve solo passare un periodo di 4 mesi da quanto hai fatto il piercing o il tatuaggio.
La frequenza massima è di 4 donazioni all’anno per gli uomini e 2 per le donne in età fertile.
Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.
La visita di idoneità e la selezione iniziale garantiscono che, per un adulto sano, la donazione di sangue non comporti alcun rischio.
Le disposizioni di legge che regolano la donazione sono studiate per garantire la massima sicurezza al donatore. La quantità di sangue prelevata è minima, stabilita in circa 450 ml.
Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni. La frequenza annua non deve superare 4 donazioni per gli uomini e 2 per le donne in età fertile.
Ad ogni donazione vengono effettuati controlli e visite periodiche per tutelare lo stato di salute generale del donatore. Tutto il materiale utilizzato è sterile e monouso.
Non ci sono controindicazioni. L’unica avvertenza riguarda l’intervallo tra le donazioni.
A causa delle perdite legate alle mestruazioni, le donne in età fertile possono effettuare al massimo due donazioni di sangue intero all’anno. Il monitoraggio costante dell’emoglobina, effettuato prima di ogni donazione, e dei livelli di ferro, tutela la salute delle donatrici.
Per le donne in età fertile è particolarmente indicata la donazione di plasma da aferesi. Questo tipo di donazione non incide sui globuli rossi né sui livelli di ferro e può essere effettuata anche con intervalli di 90 giorni.
Il mattino del prelievo è consigliabile essere a digiuno, ma è possibile fare una colazione leggera.
Si possono assumere frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati. Sono invece da escludere in ogni caso grassi, latte o derivati.
Le donne in terapia anticoncezionale non devono sospendere l’assunzione quotidiana del farmaco.
I donatori periodici sono coloro che effettuano la donazione del loro sangue a intervalli regolari.
La periodicità è fondamentale: permette un controllo continuo del donatore, garantendo maggiore sicurezza della donazione, e consente una programmazione accurata della raccolta di sangue.
Le strutture ospedaliere necessitano di una disponibilità costante di sangue, perciò è importante evitare periodi di eccessiva disponibilità o penuria.
Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.
Per gli studenti viene rilasciato un attestato che documenta la donazione e che può essere utilizzato come giustificazione scolastica.
Questi documenti devono essere richiesti direttamente al Centro Trasfusionale.
ASFA, fondata nel 1970, è un’associazione che opera a Verona a carattere strettamente provinciale. Il fondatore era un Terziario Francescano, il cui ideale era coniugare l’insostituibile aiuto ai malati con il sostegno alle realtà di bisogno della nostra provincia.
Oggi ASFA svolge il suo ruolo istituzionale di propaganda e sensibilizzazione al dono del sangue, collaborando principalmente con le realtà di volontariato veronesi. Attraverso questo canale vengono impiegati i contributi ospedalieri.
La nostra idea è che chi è già volontario in altri ambiti possa comprendere l’importanza di essere volontario anche nella donazione di sangue e propagare a sua volta il messaggio tra parenti e amici: l’UNIONE FA IL DONO.